MAESTRO E RIFORMATORE
“Gregorio vescovo, servo dei servi di Dio a tutti i fedeli di Cristo che amano veramente la Sede Apostolica, salute e benedizione…
Perciò, che io voglia o non voglia, annuncio il Vangelo, messa da parte ogni vergogna e ogni timore o amore terreno per qualcuno, e grido, grido e ancora grido e vi annuncio che la religione cristiana e la vera fede si è ripiegata su consuetudini mondane e, ahimé, è quasi ridotta al nulla e, mutato il suo antico decoro, è caduta nella derisione, non solo del diavolo, ma anche dei giudei, dei saraceni e dei pagani…
Dal giorno in cui, per disposizione divina, la Madre Chiesa mi collocò sul trono apostolico, sebbene io ne fossi assolutamente indegno e non volessi – Dio me ne è testimone -, con tutte le mie forze mi adoperai affinché la santa Chiesa, Sposa di Dio, Signora e Madre nostra, tornando alla dignità che le è propria, rimanesse libera, casta e cattolica…
Adesso, fratelli miei carissimi, ascoltate bene quello che vi dico. Tutti coloro che nel mondo hanno il nome di cristiani e conoscono davvero la fede cristiana, sanno e credono che San Pietro, Principe degli apostoli è il padre di tutti i cristiani ed il primo pastore, dopo Cristo, e che la santa romana Chiesa è madre e maestra di tutte le Chiese…
Dio onnipotente, da cui tutti i beni provengono, illumini sempre la vostra mente, la fecondi con l’amore suo e del prossimo, affinché possiate rendere debitori nei vostri confronti, con una salda devozione, il suddetto padre vostro e questa madre, e meritiate di giungere senza vergogna alla loro comunione nei cieli. Amen”
